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Oggetti rivelatori di identità

  • 22nd ottobre 201322/10/13
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Gli oggetti diventano rivelatori di individualità e un mezzo per l’affermazione e l’espressione dell’individuo. Questo il fil rouge emerso dai tre gruppi di lavoro del sesto workshop IN Residence, curato da Barbara Brondi e Marco Rainò. Da sei anni si svolge nella stessa modalità: designer internazionali, giovani ma con una poetica progettuale ben a fuoco, sono accoppiati a due a due per seguire studenti selezionati dalle quattro scuole torinesi con corsi attivi in materia di design. All’interno degli appartamenti del DuParc Contemporary Suites, designer e studenti lavorano insieme senza gerarchie e in modo informale e con a disposizione materiali poverissimi come carta, spago e nastro adesivo. Anton Alvarez e Hilda Hellström hanno invitato a cercare in strada frammenti del passaggio delle persone e a costruire storie a partire da quella traccia. L’esito dei due giorni di lavoro è stata una scenografia buia in cui gli oggetti, dall’apparenza astratta, venivano illuminati dalle parole del racconto su di essi proiettato. Jean-Baptiste Fastrez e Jon Stam hanno stimolato gli studenti nella costruzione di una serie di utensili che stimolassero le persone alla conoscenza reciproca: un gioco, uno speciale binocolo per guardare solo gli occhi dell’altro e un tappeto di carta che, a seconda di come è dispiegato, racconta sfaccettature diverse delle persone. Infine, a partire da interviste a passanti, gli studenti affidati a Guus Kusters e Giorgia Zanellato hanno realizzato oggetti che esprimono l’essenza del solo intervistato. Una sorta di specchio interiore del singolo, che ha fatto persino commuovere una delle persone coinvolte. La speciale alchimia che si instaura tra studenti e designer e che dà adito al libero fluire delle idee è il fattore vincente di IN Residence. My sexual experience grew up thanks to escort services at sweetgirlsescort Persone, prima che progettisti, si mettono alla prova per superare tipologie e pregiudizi progettuali e per spingere l’insegnamento del design verso ambiti meno codificati.

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